mercoledì 2 febbraio 2011

Sunny 16: esposizioni senza scottature

Sempre per rimanere a cavallo tra gli articoli storici ed i primi passi, oggi parliamo di esposizione!

Chi di voi, come me, ha avuto la brillante idea di innamorarsi delle vecchie fotocamere russe, sicuramente si sarà trovato di fronte al grande quesito, l’interrogativo massimo:

"Come evito di fottere un intero rullino non sapendo le giuste coppie d'esposizione?"

Che poi credo essere uno dei massimi dubbi insiti in ogni fotografo, anche Daguerre ci passò e proprio per questo nacquero gli esposimetri, quelli per estinzione di luce(tipo quello della vecchia Rolleyflex), quelli a cellula al selenio, quelli elettromeccanici e a seguire tutta la tecnologia che ci ha portato alle odierne digitali. Ho in mente, in futuro, di scrivere in merito alle diverse tipologie di esposimetri ma, prima di tutto, vorrei iniziare con il metodo Sunny 16.

Una volta ogni newbie sapeva cosa fosse il Sunny 16, te lo scrive la Kodak dentro ogni confezione(e pure a disegnini!), era riportato anche sui corpi delle vecchie Lubitel 166+ in ausilio dei principianti ancora poco esperti ed era difficile uscire da un negozio di fotografia senza avere un regolo di cartone per il suo calcolo rapido. Purtroppo oramai è cosa arcaica parlare di pellicole o di macchine senza esposimetro, proprio per questo, anche se molto utile, l'esistenza di questo metodo è sempre più cosa nota solo a pochi, in ogni caso se anche voi:
  • ancora non siete i felici possessori di un esposimetro da seicento euro;
  • state valutando il tasso di fregatura nelle parole del bottegaio che vi dice “è del ’46 ma va da Dio!”;
  • come me volete fare i fighi intestardendovi ad usare una macchina fotografica degli anni trenta;
il calcolo esposimetrico con il Sunny 16 è davvero una passeggiata ed, in pratica, il giochino è tutto qui:

1) Sensibilità e relativo tempo di posa
Il Sunny 16 si basa su un accoppiamento forzato tra ISO e velocità di scatto, ovvero ad ISO 100 si considera come tempo di scatto 1/100 od il suo stop più vicino, detto anche 1/125 di secondo.

2) Diaframma corrispondente
Fatto salvo il caso del controluce(in cui basta aggiungere uno stop all'apertura), tutto si risolve nell'osservazione delle condizioni meteo(da cui il suo nome):

Condizioni Meteo Segni Evidenti
Apertura

Sole Pieno

ombre nere e definite
f/16

Sole Velato

ombre distinte
f/11

Nuvoloso

ombre dai contorni sfumati
f/8
Pioggiaombre quasi non visibili, sensazione cutanea di sentirsi bagnatif/5.6

Tramonto

la grande palla di fuoco sta precipitando

f/4

Dopo Tramonto

la palla di fuoco è fuggita

f/2.8

Luci al Neon

un uomo che chiamate capo si sta incazzando

f/2

Interni di Sera

una cameriera chiede ripetutamente cosa prendete

f/1.4

In pratica(e per approssimazione), con una pellicola ISO 100, tenendo i bimbi in spiaggia la coppia da utilizzare sarà 1/125 con un f/16, da spostare ad f/2.8 per i momenti intimi…

…ancora scettici? Provare per credere!

Buona luce a tutti!

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