venerdì 9 settembre 2011

Theremin: ehi mamma, senza mani!

Questo è un articolo un po' differente da quanto scrivo di solito su queste pagine, di certo non parla nè di fotografia nè tantomeno di immagine ma davanti ad un invenzione del genere(ignoranza mia nell'averla scoperta solo ora) non potevo esimermi dallo scriverci sopra almeno qualche riga. Tutto è iniziato un paio di sere fa quando, a casa di amici, mi è stato mostrato un video che a primo avviso mi è sembrato a dir poco incredibile: il filmato mostrava uno strumento musicale(ovviamente di fabbricazione russa) decisamente affascinante e questa è la sua storia.

È il 1919, in Russia furoreggia la guerra civile ed i capi di stato di tutto il mondo cercano sempre più scienziati per armare le proprie truppe ed i propri servizi con armi “decisive”; gli studi condotti da Tesla sui campi elettromagnetici spingono sempre di più nazioni a prendere coscienza dell’esistenza di forze spesso confuse con il paranormale e su questo scenario, quella che di lì a tre anni sarebbe diventata l’Unione Sovietica, decide di fondare la Šaraška.
La Šaraška è un ufficio pubblico per la gestione di laboratori di ricerca segreti, qui scienziati di ogni tipologia vengono messi all’opera in discipline ad un passo dalla fantascienza, ed in uno di questi viene messo all’opera Lev Sergeevič Termen.

Il suo appoggio alla ricerca bellica si dimostrò fin da subito utile per non dire addirittura fondamentale, è grazie a lui che la Russia riuscì a tenere sotto scacco l'America per i decenni successivi e tutt’oggi sarebbe difficile immaginare un qualunque servizio segreto sprovvisto delle sue incredibili invenzioni in ambito di comunicazione. Nei soli primi tre anni di permanenza nei laboratori della Šaraška riuscì a concepire il sistema di captazione Buran, un microfono direzionale basato sui raggi infrarossi(peraltro utilizzato tutt’oggi per le intercettazioni ambientali) e capace di trasformare gli impercettibili movimenti dei vetri delle finestre in suono.

 

Sempre nello stesso periodo, rimanendo sulla scia della vibrazione ambientale, riuscì a progettare e costruire “la cosa”, una cimice passiva capace di alimentarsi dalle onde elettromagnetiche che riceveva. In particolare quest'ultima sua invenzione venne vista agli occhi del mondo quasi come magia, una piccola trasmittente che pur senza pile riusciva a funzionare, soltanto il controspionaggio britannico(dopo anni di studio e solo grazie a Peter Wright) riuscì a capire il metodo fisico con cui questa potesse trasmettere.

Lev però non era ingegnoso solo in ambito elettronico, fin da piccolo era stato considerato un violoncellista di tutto rispetto e forse fu proprio questo a fargli notare, durante alcuni studi su sistemi valvolari, che avvicinandosi ed allontanandosi da un antenna veniva prodotto un suono modulabile dal suo stesso movimento. In quello che molti considerarono un difetto di trasmissione da correggere quanto prima, lui vide il primo strumento musicale elettronico e così di lì a pochi mesi nacque l’Eterofono.
In pochi giorni si generò talmente tanto interesse intorno al nuovo strumento che la gente correva per accaparrarsi i posti in teatro, il vedere un musicista che suonava col semplice movimento delle mani generò un’aura di magia intorno al suo nome e di lì a poco vennero organizzati concerti in tutto il mondo.

Fu nel ’28 che dopo una riunione a New York con diversi magnati, tra cui Henry Ford, che prese il nome di Theremin(il nuovo cognome statunitense di Lev) e venne aperto alla grande distribuzione. Utilizzato tutt’oggi come generatore di suoni per effetti speciali(tra i tanti quelli di Star Trek) oltre che in ambito musicale(anche da parte del Baustelle) il Theremin è uno strumento tanto incredibile quanto complicato a causa della sua non linearità di scala, composto da due antenne, una orizzontale per il controllo dell’intensità ed una verticale che ne modifica la frequenza, è capace di passare da suoni di violino fino a frequenze simili alla voce umana.

Che dire di più...
...se ne trovate uno fatelo vostro!

Nessun commento:

Posta un commento