lunedì 19 aprile 2010

Fotografia istintiva - al lago

Domenica al lago di Garda passata amici conosciuti per caso. Ero in vacanza al mare da solo, e magicamente si è formato un gruppo di persone affini. Siamo diventati amici carissimi nonostante viviamo sparsi per l'Italia. Pranzo spettacolare, compagnia simpaticissima, giornata splendida, battute a raffica, anche il tempo ci ha dato una mano, un tiepido sole di primavera che profumava l'aria. Mentre tornavo a casa il senso di nostalgia giocosa saliva e così non presi subito l'autostrada, mi avventurai sul lungo-lago cercando di prolungare il senso di allegria che stava diventando velatamente malinconica.
Scesi per una stradina che mi portava sulla riva, non so dov'ero, ma non importava nulla. La casualità era una componente fondamentale di questa giornata, così come ho conosciuto in modo aleatorio queste persone, stavo cercando di prolungare in modo stocastico la giornata...
Parcheggiai la macchina e imboccai a piedi la stradina che porta sul lago. Un venticello gentile si mischiava al sentimento di leggero rimpianto che diventava via via più forte. Una passeggiata ci vuoleva proprio! Cosa mancava? Solo la macchina fotografica... Frugai in tasca. Eccola! Ma certo, l'avevo presa per portare a casa quei momenti felici! Iniziai a scattare in modo istintivo in quel posto che non conoscevo. La prima cosa che vidi fu un albero.





Scesi alla spiaggia di ciotoli e scattai, scattai, scattai...
Ecco finalmente il lago:

e un esile pontile senza barche.
Non un'anima viva sulla spiaggia, tutta solamente mia, calma piatta che decantava e tratteneva tutto...


L'energia si stava riequilibrando e riprendeva il giusto corso. Ecco ora potevo tornare a casa...

Tranquillo.
La sorpresa di guardare le immagini sul PC mi da modo anche ora di ritrovare le stesse sensazioni provate in quel ritorno prolungato.
Ve lo consiglio, se avete un po' di tempo prolungate i viaggi di qualche fotografia casuale...

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