Scesi per una stradina che mi portava sulla riva, non so dov'ero, ma non importava nulla. La casualità era una componente fondamentale di questa giornata, così come ho conosciuto in modo aleatorio queste persone, stavo cercando di prolungare in modo stocastico la giornata...
Parcheggiai la macchina e imboccai a piedi la stradina che porta sul lago. Un venticello gentile si mischiava al sentimento di leggero rimpianto che diventava via via più forte. Una passeggiata ci vuoleva proprio! Cosa mancava? Solo la macchina fotografica... Frugai in tasca. Eccola! Ma certo, l'avevo presa per portare a casa quei momenti felici! Iniziai a scattare in modo istintivo in quel posto che non conoscevo. La prima cosa che vidi fu un albero.

Non un'anima viva sulla spiaggia, tutta solamente mia, calma piatta che decantava e tratteneva tutto...
L'energia si stava riequilibrando e riprendeva il giusto corso. Ecco ora potevo tornare a casa...

Scesi alla spiaggia di ciotoli e scattai, scattai, scattai...
Ecco finalmente il lago:
e un esile pontile senza barche.
L'energia si stava riequilibrando e riprendeva il giusto corso. Ecco ora potevo tornare a casa...
Tranquillo.
La sorpresa di guardare le immagini sul PC mi da modo anche ora di ritrovare le stesse sensazioni provate in quel ritorno prolungato.
Ve lo consiglio, se avete un po' di tempo prolungate i viaggi di qualche fotografia casuale...
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